Tra i tanti modi di promuovere l’agricoltura e le sue connessioni con la storia del suo territorio, Solco Maggiore ha scelto di impegnarsi sostenendo la ricerca storica, attraverso le attività dell’archeologa Maria Carlotta Vocca.
Sabato 12 ottobre mattina, la Badia di San Pietro Alli Marmi ospiterà la tavola rotonda “Lo stato dell’arte del progetto Bio.Arch – Biodiversità e Archeologia”, che ci porterà nel cuore di un’iniziativa innovativa che fonde ricerca archeologica e studi scientifici per riscoprire e valorizzare le radici più profonde del nostro patrimonio culturale e naturale.
L’età del Bronzo ha visto succedersi trasformazioni sociali ed economiche alla base dello sfruttamento delle risorse alimentari. Un team di ricerca dell’Università di Bologna ha analizzato alcuni casi studio tra penisola e Mediterraneo.
Il periodo che va dalle fasi avanzate del Bronzo Antico al Bronzo Medio (2000-1350 a.C.) ha registrato un significativo aumento demografico in diverse regioni d’Europa. L’interazione tra ambiente, economia e organizzazione sociale ha rivestito un ruolo cruciale nella storia delle comunità del Mediterraneo e uno sfruttamento meglio organizzato delle risorse alimentari ha portato ad una più articolata programmazione della coltivazione dei prodotti vegetali. Attraverso i dati ottenuti dalla ricerca archeologica è oggi possibile ricostruire le scelte e le modalità di un’economia agricola, che ha fondato abitudini e caratteristiche della cd. civiltà contadina.
Di tutto questo ci parlerà il Prof. Cattani dell’Università di Bologna, insieme al team di archeologi direttamente coinvolti nel progetto: Lorenzo Bonazzi, Smeralda Riggio e Paola Iacono. Sarà presente anche la Dott.ssa Petriccione del CREA, che offrirà una prospettiva preziosa sulle applicazioni scientifiche paleoambientali del progetto.